Ritengo che lo scopo di ogni attivista dovrebbe essere lavorare duramente per aggregare consapevolezza e consenso sui temi più importanti e fare rete, facendo capire alla gente e alle forze in campo quale sia la strada giusta da seguire. Far dialogare chi non si parla più, indurre il dibattito dove non c'é, aprire porte chiuse o che terzi vorrebbero chiudere. E creare nuove sinergie che l'attuale clima generalizzato di radicalizzazione delle posizioni e chiusura preclude.
La massa critica contro l'ordoliberismo, il lobbysmo e contro l'apologia del vincolo esterno é ben lontana dall'essere raggiunta, e a mio modo di vedere un dibattito che partisse in una CGIL o in un PD, da altri apostrofati come "collaborazionisti da distruggere", sarebbero una vittoria. Ma perché ciò avvenga occorre parlare, non liquidare o accusare o insultare. Anche se ne avremmo tanta voglia. Io per primo.

giovedì 14 maggio 2015

Della Champions e della ricerca della felicità

Sbagliava anche lui ogni tanto, tranquilli...
Buona sera a tutti.
E così, la gobbaglia juventina é finita meritatamente in finale di Champions League.
Viva l'Italia e abbasso il doping finanziario del Real o chi per lui, che avvelena lo sport tanto quanto quello farmaceutico.
Ah, non sono juventino, per la cronaca, ma tutta questa gente che teneva per il Real e che ora sputa livore ovunque e rosica come avesse perso il lavoro andrebbe presa a VERGATE.